lunedì 30 gennaio 2017

WORD OF THE YEAR

Oggi ho deciso di condividere alcuni pensieri sulla mia parola dell'anno. Ho scoperto cosa fosse due anni fa ed ho preso la decisione di utilizzarla come amuleto nella mia vita e nel mio piccolo brand. La chiamano WOTY (word of the year) ed è proprio una bussola da seguire per tutto l'anno. Per sceglierla bisogna fare un vero lavoro su se stessi, in solitaria o con dei veri e propri corsi online, ma sinceramente io credo che sia lei a scegliere noi!
La mia WOTY per il 2017 è CONSAPEVOLEZZA. 
Questa parola mi ha travolta e sono certa sia ciò di cui ho più bisogno. In passato ho vissuto momenti di grande insicurezza, come molte donne del resto, sia fisicamente che per quanto riguarda le mie capacità. Momenti nel quale tutto era buio e non riuscivo a trovare una soluzione. Quello non era di certo il modo per crescere ed essere felice, ora me ne sono resa conto.
Consapevolezza per me vuol dire prima di tutto essere cosciente di chi sono, con pregi e difetti ed amarmi comunque. La perfezione non esiste, o meglio, ogni donna è perfetta a suo modo. Non cerchiamo di essere chi non siamo, seguire la nostra vera natura è il primo passo per stare bene veramente.
Un altro punto fondamentale riguarda l'essere consapevole delle mie capacità. Sapere di poter creare oggetti che amo io, ma soprattutto le altre mamme, che piacciono davvero e di ottima qualità, ha dato una spinta fortissima alla mia sicurezza, ma anche alla mia creatività. E' come se ci fosse stato un botto ed ora non ho nemmeno il tempo materiale per rendere realtà tutte le idee ed i progetti che mi passano per la testa.
Infine, ma non meno importante, sento di vivere una maternità sempre più consapevole. Non sarò mai una madre perfetta (chi lo è?), ma credo che l'allattamento a termine, il co-sleeping, il babywearing e tutto ciò che concerne l'alto contatto sia la strada giusta per noi.
Ci potranno essere momenti in cui vacillerò in questo 2017, ma la mia parola dell'anno sarà lì, dovrò solo ripetermela e riprendere la rotta.



lunedì 23 gennaio 2017

IL MOMENTO DI UNA PAUSA

Sei mesi fa mi sono presa una pausa. In realtà credo di non aver avuto scelta. Due figli piccoli di uno e tre anni, un'attività in proprio svolta tra le mura domestiche ed un matrimonio in arrivo. Mi sono ritrovata ad un punto in cui anche cercandole con tutte le forze, le energie non c'erano, le pile non si ricaricavano più. Piena di sensi di colpa ho cominciato a prendermi cura di me stessa e della mia famiglia. Ho terminato i preparativi del matrimonio con l'animo un po' più leggero e me li sono goduta come meritavo. Il 24 Settembre è stato davvero uno dei giorni più belli della mia vita (assieme alla nascita dei miei piccoli!), una grande festa con tutte le persone importanti e il mio sorriso e quello di mio marito la dicevano lunga sulla nostra felicità.
Dopo due settimane, grazie al regalo di nozze di due carissimi cugini, ci siamo presi tre giorni e due notti per noi in una spa da sogno. Non avevamo preventivato viaggi di nozze principalmente per non lasciare i bimbi, che mai si erano separati da noi, con nessun altro. Però con il pacchetto di fronte agli occhi e con molte spinte da parte della famiglia ci siamo lasciati convincere. Sapete com'è andata a finire? I bambini hanno passato un weekend sereno e divertente con nonna e zia e noi ci siamo ritagliati del tempo speciale, che porterò sempre nel cuore, come non facevamo da anni.
Tornati alla vita di tutti i giorni ho ricominciato a pensare al lavoro, a quello che realmente desideravo fare e questa esperienza mi ha fatto capire che per quanto ami follemente i miei figli, anch'io merito cura e attenzione, cinque minuti per me ogni tanto.
Così foglio e matita alla mano ho cominciato a disegnare per le mamme, ho disegnato borse capienti e robuste per contenere merende / pannolini / fazzoletti / bambole / libri / colori / cambi d'emergenza / ecc. ma che fossero esteticamente belle, divertenti e femminili. Ho deciso di non realizzarle in serie, ma su ordinazione, di far scegliere ogni volta il tessuto perché ogni donna abbia la possibilità di esprimere il proprio stile, la propria personalità.
Infine ho deciso di chiamarle #onedrop, cioè "una goccia", perché credo che ogni mamma abbia diritto almeno ad una goccia al giorno di cura e amore per se stessa. Io ho deciso che me lo merito e tu?


lunedì 16 gennaio 2017

INTRO

Sono diventata mamma quasi quattro anni fa e da quel momento tutto è cambiato, io sono cambiata. Ogni singola cellula del mio corpo ha iniziato a chiedersi (e piano piano a capire) qual era il mio posto nel mondo. Così ho capito che sarei dovuta rimanere accanto ai miei figli, che il mio sogno più grande sarebbe stato crescerli e non perdermi i loro sorrisi e le piccole conquiste di ogni giorno. Volevo dargli il meglio, come ogni genitore innamorato della sua creatura, così ho guardato dentro di me, frugato tra le mie capacità e finalmente scovato ciò che amavo e sapevo fare meglio: creare!
Piena d'entusiasmo e di buoni propositi ho cominciato a cucire per il mio primogenito. Qualche pantalone pratico e colorato prima di tutto, poi felpe, bavaglie, cuffie..tutto ciò che accendeva i miei occhi e poi i suoi, una volta indossato qualcosa nato dalle mani della sua mamma.
Al primo posto però ci sono sempre stati i pannolini lavabili. Mi sono documentata molto prima di mettermi all'opera e poi ne ho cuciti a bizzeffe, tanti modelli diversi in tantissimi colori e fantasie: era sempre un piacere scegliere quale fargli indossare! Passavo serate intere a cercare tessuti sempre nuovi, ma che fossero bio e certificati per la pelle delicata di un neonato; una delle parti più divertenti del lavoro, lo ammetto.
Pian piano ho cominciato a creare anche per altri bimbi, ma le richieste crescevano fino a portarmi alla decisione di far nascere il marchio "Happy Cloud Handmade", un piccolo brand di pannolini lavabili, abbigliamento e accessori per le mamme e per i loro cuccioli.
Mi è sempre piaciuto conoscere e confrontarmi con altre donne in dolce attesa o che vivono questa meravigliosa avventura che è la maternità ed è per questo motivo che ho aperto un blog, per parlare di "Happy Cloud" e quindi di ciò che creo con amore, ma anche di maternità e della vita frenetica di una mamma di due piccoli uragani.